Donald Trump, l’ex presidente degli Stati Uniti e attuale candidato repubblicano per le prossime elezioni, ha fatto il suo ingresso ufficiale su TikTok, la piattaforma che un tempo aveva cercato di vietare, sostenendo preoccupazioni per la sicurezza nazionale. La notizia è stata rivelata ieri sera da Politico, segnando un’inversione sorprendente nella posizione del politico. Nel giro di meno di 24 ore dal lancio del suo profilo, Trump ha già raggiunto 1,3 milioni di follower.
Il primo video pubblicato sul suo canale TikTok è stato un saluto ai suoi sostenitori durante un evento del principale campionato americano di Mixed Martial Arts (MMA), al quale ha partecipato il campione in carica dei pesi leggeri, il russo Islam Makhachev.
TikTok, di proprietà del gigante tecnologico cinese ByteDance, si trova attualmente in una battaglia legale contro una legge statunitense entrata in vigore ad aprile, che impone alla società di vendere la piattaforma entro gennaio o rischiare di essere bandita dal mercato americano. L’amministrazione Biden ha espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati degli utenti americani in mano al governo cinese. Nonostante Trump avesse cercato di vietare TikTok nel 2020 durante la sua presidenza, i suoi sforzi furono fermati dai tribunali. Ancora a marzo di quest’anno, Trump considerava TikTok una minaccia per la sicurezza nazionale.
Attualmente, TikTok è presente su oltre 170 milioni di dispositivi mobili negli Stati Uniti, una vasta base di utenti composta principalmente da giovani e giovanissimi. Questo pubblico elettorale significativo sembra aver spinto Trump e il suo team di campagna a considerare TikTok come un canale strategico per raggiungere un segmento più giovane dell’elettorato, anche se questo comporta il rischio di essere percepiti in contraddizione con le precedenti preoccupazioni di sicurezza nazionale. Steven Cheung, portavoce della campagna di Trump, ha sottolineato l’importanza di non trascurare alcun fronte nella strategia di avvicinamento a un pubblico più giovane interessato a contenuti pro-Trump e anti-Biden.