Le campagne elettorali sui social media stanno diventando sempre più cruciali nel modellare l’opinione pubblica e nel determinare il voto. Un recente studio condotto dall’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa, in collaborazione con l’Università di Padova, ha esaminato per la prima volta come il comportamento dei bot e degli account fake evolve nel tempo durante le elezioni. I risultati, pubblicati sulla rivista Pnas dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana, offrono una nuova prospettiva sui meccanismi di manipolazione dell’informazione online.
La ricerca si è focalizzata sull’uso di Twitter, ora noto come X, durante le elezioni nel Regno Unito del 2019 e le elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 2020. Gli studiosi hanno classificato gli utenti in tre categorie principali: gli indecisi, i fedelissimi e i “convinti”.
Gli utenti indecisi non hanno un legame forte con nessun partito e possono essere influenzati dai contenuti che vedono online. I fedelissimi, d’altra parte, tendono a rimanere all’interno della loro “bolla” informativa, interagendo solo con chi condivide le loro opinioni. I “convinti” sono quelli che si muovono tra diverse comunità, cambiando idea in base ai contenuti che incontrano.
Il caso delle elezioni britanniche
L’analisi ha rivelato che, durante le elezioni britanniche, le comunità di attivisti laburisti sono state particolarmente efficaci nel “convincere” un numero significativo di utenti indecisi e anche alcuni provenienti dalle comunità conservatrici. Questo evidenzia come la diffusione strategica di contenuti mirati sui social media possa avere un impatto notevole sull’orientamento del voto.
Lo studio ha anche messo in luce come i bot e gli account fake vengano utilizzati in modo coordinato per amplificare la diffusione di contenuti di parte o falsi. Questi contenuti, spesso carichi di emotività e privi di fonti attendibili, possono influenzare significativamente le opinioni degli utenti indecisi o meno informati.
I risultati di questa ricerca hanno implicazioni importanti per la protezione della democrazia nell’era digitale. È essenziale sviluppare strumenti più efficaci per identificare e contrastare la manipolazione dell’informazione online, al fine di garantire elezioni libere e trasparenti.
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