La controversia legale tra X, Infowars e The Onion
Una recente obiezione legale presentata da X, l’azienda di proprietà di Elon Musk che gestisce il popolare social network, ha acceso il dibattito sulla proprietà degli account sui social media. Il caso riguarda il tentativo di cedere l’account del controverso sito Infowars al giornale satirico The Onion, che ha acquistato Infowars in un’asta fallimentare. Secondo X, tuttavia, l’account non può essere trasferito perché appartiene all’azienda che gestisce la piattaforma, e non a Infowars o al suo fondatore, Alex Jones.
Il cuore della disputa
Il documento legale presentato da X sostiene che, secondo i termini di servizio, gli utenti ricevono una semplice “licenza” per usare la piattaforma, mentre la proprietà effettiva degli account rimane di X. Questo significa che, per l’azienda, l’account di Infowars non può essere considerato parte del patrimonio cedibile di Alex Jones, dichiarato fallito nel 2022.
Jones ha dichiarato bancarotta dopo essere stato condannato a pagare risarcimenti per quasi 1,5 miliardi di dollari alle famiglie delle vittime della sparatoria alla scuola elementare di Sandy Hook. Questi risarcimenti derivano dalle sue ripetute affermazioni false, secondo cui la sparatoria sarebbe stata una messinscena.
Dalla sua parte, The Onion intende trasformare Infowars in una piattaforma completamente diversa, con contenuti ironici e progressisti. Tuttavia, X ha opposto resistenza, sostenendo che l’account non può essere trasferito senza il consenso dell’azienda.
Un precedente controverso
La posizione di X contrasta con una pratica ormai comune: trasferire gli account social di un’azienda al nuovo proprietario in caso di vendita o bancarotta. Ad esempio, gli account social della testata Vice e il suo canale YouTube sono stati ceduti senza problemi alla nuova proprietà, Fortress Investment Group, durante un processo di acquisizione.
Tuttavia, gli avvocati di X sostengono che la proprietà degli account non sia mai stata affrontata in modo chiaro nei tribunali fallimentari. La loro posizione è che le piattaforme social, come X, abbiano il controllo esclusivo degli account, una realtà ribadita nel documento legale con la frase: “X POSSIEDE GLI ACCOUNT X”.
La posta in gioco
Questa controversia mette in luce un tema più ampio: il controllo delle piattaforme social sui contenuti e gli account. Da anni, aziende come X sottolineano la loro autorità su tutto ciò che viene pubblicato. Questo approccio ha contribuito alla nascita di piattaforme decentralizzate come Mastodon e Bluesky, dove gli utenti mantengono un maggiore controllo sui propri dati.
L’aspetto inusuale del caso è l’uso che Musk fa del controllo degli account per motivazioni personali e politiche. Alex Jones, che si oppone fermamente alla cessione di Infowars a The Onion, ha ringraziato pubblicamente Musk per il suo intervento, alimentando speculazioni sul ruolo di interessi personali in questa decisione.
Implicazioni future
Il caso solleva interrogativi importanti sul concetto di proprietà digitale e sull’autorità delle piattaforme social. Se i termini di servizio conferiscono loro un controllo esclusivo, che spazio rimane per gli utenti, soprattutto in contesti legali complessi come la bancarotta?
Mentre la vicenda si sviluppa, resta da vedere se il tribunale accetterà la posizione di X o se stabilirà un precedente che potrebbe influenzare il futuro della proprietà digitale nei social media.
Foto di Cedrik Wesche su Unsplash